Farmaci sperimentali
Trattamento dell'infezione da SARS-CoV-2
Innanzitutto ti invitiamo a fare sempre riferimento alla pagina del sito dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) che aggiorna regolarmente le informazioni sui farmaci utilizzati nel trattamento del COVID-19.
In questo momento (febbraio 2021), si possono differenziare due modalità della gestione farmacologica di un paziente con COVID-19, rispetto alla gravità clinica:
1) Gestione del paziente con COVID-19 nell’ambito domiciliare
Attualmente non è ancora disponibile un farmaco che abbia dimostrato un efficacia nella prevenzione di sintomi del COVID o che possa migliorare l’evoluzione della malattia nelle persone asintomatiche.
Inoltre non esiste ad oggi un farmaco che abbia dimostrato una efficacia nelle persone in fasi iniziali dell’infezione (con un quadro clinico leggero), tranne la terapia sintomatica per la gestione di febbre e tosse (come ad esempio, paracetamolo per la febbre, o paracodina per la tosse).
Esistono invece farmaci che possono essere utilizzati nell’ambito domiciliare solo in specifiche condizioni, secondo i criteri definiti nelle linee guida AIFA, e al giudizio clinico del medico. Per i maggiori informazioni leggi questo documento di AIFA.
I farmaci che non sono raccomandati per il trattamento standard del COVID-19, e che quindi non devono essere utilizzati a causa di mancanza dell’evidenza scientifica sono:
- Antibiotici (soprattutto Azitromicina),
- Idrossiclorochina,
- Lopinavir/ritonavir (Kaletra®),
- Darunavir/cobicistat (Rezolsta®),
- Ivermectina.
Tabella dei Contenuti
2) Gestione del paziente con COVID-19 nell’ambito ospedaliero
Per maggiori informazioni sui trattamenti utilizzabili nei pazienti COVID-19 nell’ambito ospedaliero leggi questo documento di AIFA.
Esistono alcuni farmaci da citare:
- Desametasone: è un corticosteroide usato con lo scopo di diminuire l’effetto delle molecole di infiammazione (cosiddette citochine) del polmone per cui il paziente ha la difficoltà a respirare. Potrebbe essere utilizzato solo nei pazienti che necessitano dell’ossigeno supplementare. Finora, è l’unico trattamento farmacologico capace di ridurre la mortalità. Il farmaco viene somministrato al dosaggio di 6mg per 10 giorni consecutivi.
- Eparine a basso peso molecolare: si tratta di un tipo di farmaco usato nella prevenzione degli eventi trombo-embolici, che sono stati osservati in paziente con una polmonite severa da COVID-19. Può essere utilizzato a un dosaggio profilattico o terapeutico, rispetto alle linee guida o giudizio clinico.
- Remdesivir: è un farmaco antivirale con un uso limitato, che potrebbe essere considerato in casi specifici che richiedono ossigenoterapia, ma non ossigeno ad alti flussi o ventilazione meccanica e con una insorgenza dei sintomi da meno di 10 giorni. Rispetto ai dati disponibili, il farmaco non riduce la mortalità, ma solo la durata del ricovero o dei sintomi.
Al momento (febbraio 2021), gli atri trattamenti non sono considerati come “cura di standard” e possono essere utilizzati solo negli studi clinici, o al giudizio clinico che prevedono sempre il consenso informato del paziente.
Si sottolinea il fatto che negli ospedali in Italia sono in corso i diversi studi randomizzati o osservazionali, che valutano i vari trattamenti per COVID-19, con l’obbiettivo di aumentare l’evidenza, oltre alla conoscenza scientifica e clinica della gestione migliore del paziente con una polmonite da SARS-CoV-2.
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